Il 4 giugno del settantasei i Sex Pistols suonarono alla Lesser Free Trade Hall di MANCHESTER, piccola stanza posta sopra la sala concerti della più nota Free Trade Hall, storico edificio pubblico della città; un punto di incontro per l'attività politica e culturale di Manchester a partire dalla metà dell'800.
Nella sua sala principale, quella situata al piano di sotto la piccola stanza in cui i PISTOLS suonarono quel 4 giugno, il 17 maggio di dieci anni prima Bob Dylan tenne uno dei suoi primi concerti elettrici.
A un certo punto dal pubblico qualcuno gli urlò: Giuda!
L'attimo è documentato da un celeberrimo bootleg erroneamente intitolato The ROYAL aLBERt hALL ConcerT.
Ci sono piccoli momenti, apparentemente insignificanti per coloro i quali li stanno vivendo in prima persona, in cui LA STORIA CAMBIA FATALMENTE IL PROPRIO CORSO.
E ci sono momenti in cui la nostra storia cambia.
Come la notte dei Clash in Piazza Maggiore.
Dopo quei momenti nulla rimane uguale a prima.
Come noto al concerto dei Pistols a Manchester assistetterò non più di una cinquantina di persone.
Tra questi Howard Devoto, Pete Shelley e Steve Diggle futuri Buzzcocks; Morrissey, futuro MOZ; Ian Curtis, Bernard Sumner e Peter Hook futuri Joy Division; Mark E. Smith futura leggenda vivente e motore dei Fall; Martin Hannett e Tony Wilson futuri fondatori della Factory Records.
La storia della Factory, inconsciamente, comincia quella notte.
Le nostre storie, quelle già cominciate e quelle ancora in là a venire, SVOLTARONO in quel momento.
Senza alcuna consapevolezza, ovviamente.
La FACTORY RECORDS nacque QUELLA NOTTE.
NOI siamo NATI QUELLA NOTTE.
La notte del 4 GIUGNO DEL SETTANTASEI.
Dopo essere stata venduta dal Manchester City Council a privati nel 1997, la Free Trade Hall è oggi un albergo.
Sulla notte del 4 giugno del settantasei è stato scritto un libro.
E sono state compilate liste delle persone presenti, tutte più o meno inattendibili.
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